Scoperta epocale nel recupero da ictus, c'è la firma di una sondriese

Mar. Alb. 22 febbraio 2023 11:25

Una neuro-tecnologia che stimola il midollo spinale e migliora istantaneamente la mobilità degli arti superiori, consentendo ai pazienti colpiti da ictus, sia di lieve sia di grave entità, di svolgere più facilmente le attività quotidiane. È questo il risultato della nuova ricerca condotta dall’Università di Pittsburgh, dalla Carnegie Mellon University e da UPMC (University Pittsburgh Medical Center) e pubblicata su Nature Medicine, una delle principali riviste inglesi specializzate in campo sanitario. 

Uno studio importante, condotto anche dalla ricercatrice sondriese Elvira Pirondini, capace di dimostrare come un paio di sottili elettrodi metallici, impiantati lungo il collo, permettano ai pazienti che hanno subito danni a causa di un ictus, di aprire e chiudere completamente il pugno, fino a poter usare ancora una volta forchetta e coltello, di sollevare il braccio sopra la testa o di utilizzare nuovamente le mani, riacquisendo in questo modo la mobilità degli arti superiori e delle zone periferiche e diminuendo la propria invalidità. Attualmente non esistono trattamenti efficaci per curare la paralisi nella cosiddetta “fase cronica dell'ictus”, che inizia circa sei mesi dopo l'evento. Secondo i ricercatori, la nuova tecnologia rappresenta un importante passo in avanti nel miglioramento della quotidianità dei convalescenti.

Scoperta rivoluzionaria

"Abbiamo scoperto che la stimolazione elettrica di specifiche parti del midollo spinale consente ai pazienti di riacquisire piena mobilità. Ma la vera rivoluzione è aver compreso che in alcuni casi, dopo alcune settimane di sedute, i miglioramenti permangono nel tempo anche laddove non viene più esegui...

Fonte:

https://www.sondriotoday.it/attualita/recupero-mobilita-ictus-ricerca-pittsburgh-nature.html