La grande crisi del rugby in Galles

Da giorni i giocatori della Nazionale di rugby gallese impegnati nel torneo Sei Nazioni stanno prendendo in considerazione uno sciopero che non avrebbe precedenti a questi livelli. Una decisione è attesa entro oggi, mercoledì 22 febbraio, e potrebbe far saltare la partita del Sei Nazioni in programma sabato a Cardiff contro l’Inghilterra.

Le ragioni dello sciopero non riguardano il torneo o gli avversari, ma lo stesso rugby gallese, che da tempo risente più di altri movimenti delle difficoltà globali del rugby. Col passare del tempo i problemi organizzativi ed economici del Galles si sono ingranditi fino ad arrivare alla Nazionale, la massima espressione del movimento.

Le preoccupazioni dei giocatori sono principalmente contrattuali, ma nascono da un groviglio di altre questioni che partono dalla base e si trascinano da tempo.

I giocatori del Galles dopo la sconfitta contro la Scozia (Stu Forster/Getty Images)

Il rugby gallese di alto livello è gestito dalla Federazione, la Welsh Rugby Union (WRU), che oltre a tutte le attività legate alle nazional, finanzia e supervisiona le quattro squadre professionistiche che si spartiscono grossomodo il territorio nazionale: Cardiff, Dragons, Ospreys e Scarlets.

Queste quattro squadre stanno all’apice dei rispettivi sistemi regionali e li rappresentano ad alti livelli: funzionano insomma come una sorta di imbuto per raccogliere e in teoria ottimizzare i “prodotti” di un paese con una grandissima tradizione rugbistica, ma anche poco...

Fonte:

https://www.ilpost.it/2023/02/22/crisi-sciopero-rugby-galles-sei-nazioni/