Per tre anni a stretto contatto con Pierpaolo Limone, la dott.ssa Rossella Palmieri, professore ordinario di Letteratura Italiana, traccia un bilancio dell’esperienza, “esaltante”, da delegata del Rettore alla comunicazione e ai rapporti con il territorio.
A meno di un mese dall’elezione del nuovo numero uno dell’ateneo dauno, la docente universitaria ripercorre le tappe del mandato targato Limone e i punti salienti che lo hanno caratterizzato.
Non ha dubbi sul fatto che il prossimo Rettore dovrà dare continuità al “lavoro egregio” del suo predecessore e che “la forza delle relazioni sociali, dell’amicizia, della colleganza, sono temi che devono essere declinati senza ostilità e senza campanilismo”.
Ritiene che tra i candidati alla successione di Limone, vi siano dei profili validi. Tuttavia, confida in un elettorato intelligente, “che saprà scegliere convintamente chi ci rappresenterà al meglio”.
Dottoressa Palmieri, quelli del Rettorato di Pierpaolo Limone che anni sono stati per lei e per l’Università di Foggia?
Per me sono stati anni esaltanti. Per l’Università di Foggia è stata una stagione estremamente viva e ricca, che ha fatto passare in subordine anche l’esperienza del Covid.
Un primo vero banco di prova per Limone, peraltro dopo pochissimi mesi dal suo insediamento
E lo ha superato a pieni voti. Il 12 marzo 2020 eravamo già in modalità e-learning. A partire da quel momento abbiamo visto quanto fosse importante quell’investimento, che poi era frutto della sua didattica e linea di ricerca, perché Pierpaolo nasce come un grande esperto di e-learning.
Qual è stata una delle migliori intuizioni di Limone?
La mossa vincente di...
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