Nonostante il progetto dello stadio della Roma a Pietralata sia meno complicato del progetto naufragato di Tor di Valle, ci sono ancora alcuni nodi da sciogliere: trasporti, accessibilità ed espropri.

Rispetto al progetto, naufragato, dello stadio della Roma a Tor di Valle, quello di Pietralata è molto più semplice da realizzare concretamente, hanno spiegato i tecnici del Campidoglio. Ma ci sono ancora dei nodi da sciogliere prima del via libera definitivo. Tre in particolare: parcheggi, trasporti ed espropri.
Tor di Valle e Pietralata: "Non possono essere paragonati, molto più complicato il primo"
Gianni Gianfrancesco, direttore del dipartimento Programmazione e Attuazione Urbanistica del Comune di Roma ha spiegato, nel corso della seduta congiunta delle commissioni capitoline Sport e Urbanistica, che il progetto di Pietralata "prevede poche opere connesse perché il sito è già altamente infrastrutturato. Non si poteva individuare un sito migliore. Quello di Tor di Valle, invece, aveva bisogno di numerosi interventi infrastrutturali che producevano opere private in compensazione a quelle pubbliche".
Secondo il tecnico i due progetti "non sono comparabili", nonostante riguardino entrambi la costruzione di uno stadio. Questo perché oltre alle infrastrutture mancanti, a Tor Di Valle esistevano problemi importanti dal punto di vista ambientale e paesaggistico: "Qui abbiamo troviamo poche preesistenze archeologiche, che saranno certamente tutelate, mentre a Tor Di Valle ci siamo trovati davanti a vincoli ambientali, paesaggistici e idrogeologici che rendevano critico l'intervento. Tutto questo mostra un'assoluta differenza tra i due progetti".
I nodi ancora da sciogliere: accessibilità e parcheggi
Nonostante queste notizie positive, esis...
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