AGI - "Maltempo: un concetto tutto da rivedere. Basta considerare la situazione idrologica degli ultimi due anni in Italia per farsi una semplice domanda: se c'è il sole e non piove a lungo, è bel tempo oppure maltempo?". Lo spiega Massimiliano Fazzini, climatologo e Coordinatore del Team sul Rischio Climatico della Società Italiana di Geologia Ambientale.
"Gli effetti della crisi climatica in atto - sottolinea - che si manifesta, con differenti passi temporali nell'estremizzazione meteo climatologica oramai sono palpabili da ciascuno di noi, ma mentre in passato" valeva l'identità bel tempo uguale sole, maltempo uguale pioggia o nebbia, oggi tutto sta velocemente cambiando. Già da alcuni anni, alcuni ricercatori hanno puntualizzato che in determinate condizioni meteorologiche - ad esempio la persistenza dell'anticiclone Africano in estate che ha di fatto sostituito il famigerato anticiclone delle Azzorre - si verificano temperature così elevate da fare elevare in maniera esponenziale il rischio bioclimatologico, specialmente in un Paese come il nostro che vede la sua popolazione invecchiare sempre di più".
"E se - aggiunge - da un punto di vista meramente scientifico, si potrebbe iniziare a quantificare i giorni di maltempo attraverso lo studio degli indicatori climatici esistenti, mediante l'utilizzo del concetto di rarità o eccezionalità statistica di un evento meteoclimatico, dal punto di vista culturale ed educativo ciò è più complesso e richiede tempistiche adeguate".

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