Lievita il gruppo dei candidati al Premio Strega: con i nuovi venti nomi i contendenti arrivano a 55. Le candidature si chiuderanno il primo marzo, vediamo se ci saranno sorprese dell'ultima ora. Nella nuova lista scende in gara Bompiani, gruppo Giunti. Il nome di Igiaba Scego, di cui si era parlato è confermato. Il romanzo che proverà a farsi largo tra le varie proposte e a superare la scrematura del comitato direttivo s'intitola Cassandra a Mogadiscio ed è presentato da Jhumpa Lahiri: si tratta di un memoir in forma di lettera rivolta alla nipote in cui la scrittrice riannoda le vicende private della sua famiglia tra la Somalia e l'Italia intrecciandole con la grande storia.
Il Novecento - con il suo carico di guerre - sarà uno dei fili memoriali di questa edizione, a cominciare da Mi limitavo ad amare te di Rosella Postorino, romanzo che prende le mosse dal conflitto in Bosnia Erzegovina e che parte tra i favoriti al trono. Riavvolge il nastro del tempo riportandolo alla Parigi di fine Ottocento, a uno degli errori giudiziari che scossero la Francia di fine Ottocento, l'altra proposta Bompiani: Piero Trellini, L'Affaire. Tutti gli uomini del caso Dreyfus (presentato da Massimo Raffaeli).

Si aggiunge un altro titolo alla ormai lunga lista dei libri a marchio Mondadori: stavolta è quello di Silvia Dai Pra', I giudizi sospesi, presentato da Sergio De Santis, romanzo familiare che percorre quarant'anni di storia italiana. Mondadori quest'anno, dopo un'astinenza durata dal 2017, anno della vittoria con Le otto montagne di Paolo Cognetti, premerà sull'acceleratore. Che punti a sfidar...
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