Il nuovo report di Fiaso segnala un aumento del 15% dei pazienti ricoverati con il Covid-19, nell’ultima settimana. Si tratta comunque di numeri bassi, che non preoccupano nella gestione degli ospedali. Ma la maggior parte dei ricoverati ha fatto l’ultima dose di vaccino da troppo tempo.

Dopo più di due mesi di calo, si è rialzata la curva dei ricoveri in ospedale per i pazienti Covid-19. Nell'ultima settimana, i posti letto occupati nell'area medica sono saliti del 2,4%. Sono rimaste stabili, invece, le terapie intensive, che hanno avuto solo due nuovi ingressi rispetto alla settimana scorsa.
Sono numeri che, in termini assoluti, restano bassi e non preoccupano gli ospedali, a livello di gestione, ma si tratta comunque di un'inversione di tendenza. A segnalarlo è Fiaso, la Federazione italiana aziende sanitarie e ospedaliere, nel suo report aggiornato al 21 febbraio.
Salgono i ricoveri "per Covid", soprattutto anziani e vaccinati da troppo tempo senza richiamo
In particolare, aumentano del 15% i ricoveri ordinari dei pazienti che vanno in ospedale "per Covid", cioè positivi al Sars-Cov-2 e con sintomi di insufficienza respiratoria o polmonite. Si tratta comunque di una minoranza, tra tutti i casi di positività al coronavirus negli ospedali: il 38,5%. Resta stabile il numero di ricoveri "con Covid", cioè pazienti che sono arrivati in ospedale per la cura di altre malattie e sono positivi al virus, ma non hanno sintomi respiratori o polmonari. Questo tipo di pazienti rappresenta il 61% dei ricoveri legati al Covid-19.
Tra le persone ricoverate, oltre l'80% ha un'età media di 72 anni, e ha fatto l'ultima dose di vaccino anti-Covid da più di sei mesi. Nelle terapie intensive, invece, l'età media di tutti i pa...
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